Nella sua testimonianaza, Giorgio Tamberi condivide con noi frammenti importanti della storia di Calcinaia.
Raccontando della sua famiglia, del bar del padre frequentato dai navicellai del tempo, della sua passione per il calcio, Giorgio descrive com'era la vita di allora, i lavori che adesso non esistono più (come quello faticoso del navicellaio d' Arno) le abitudini, le passioni e gli interessi di un ragazzino come tanti cresciuto negli anni della Guerra.
Giorgio, però, ripercorrendo le tappe fondamentali di questi anni, trasmette perfettamente a coloro che non l' hanno vissuti, la paura, il disagio, la crudeltà: l'amico ventenne che per paura di essere preso se la fece addosso, il vecchio parroco innocente ucciso a sangue freddo dai tedeschi, le persone che per essere operate venivano fatte ubriacare perché non c'era altro anestetico.
Una realtà che non dovrà più ripetersi.
Per sopravvivere in questi anni, Giorgio resta nascosto nella tana di un monte, scappa a Buti, si dirige a Biella per entrare alla Piaggio. E poi finalmente, torna a Calcinaia, liberata.
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Dati tecnici
Trascrizione
Luogo della narrazione
Casa di Giorgio Tamberi
via XXV Aprile, 24
Calcinaia PI
Italia
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