Emigrazione e lavoro
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Il racconto di Carlo Matteoli della vita in uno dei poderi della fattoria di proprietà della famiglia Sanminiatelli a Perignano. Il racconto del passaggio della guerra, della monta taurina e dei rapporti mezzadrili.
Terzo di sette figli nati dall'ingegnere palermitano Salvatore Mazzola (e da madre eritrea), è nato all'Asmara il 28 maggio 1940.
Nel 1960 partecipò alle Olimpiadi di Roma facendo parte della squadra composta da Abebe Bikila, maratoneta medaglia d'oro.
In questa intervista, Lanciotto Passetti racconta la sua importante esperienza.
Nel periodo della guerra, entra convinto nel gruppo dei partigiani attivisti e dimostra da subito una personalità capace e da leader.
Lanciotto narra di un mondo nel quale era ricco colui che aveva un apparecchio radio per ascoltare gli aggiornamenti di Radio Londra, fondamentali per sapere come muoversi contro il nemico.
L'audio di questa testimonianza risulta di scarsa qualità perché l'originale si trova su audiocassetta riversata in digitale il 22 marzo 2013.
Nella sua intervista, Nilo, piaggista di Calcinaia, ricorda, prima di tutto, la vita di un tempo: quali erano i giochi preferiti dai bambini, cosa si mangiava di solito, com' era la scuola e l'educazione fascista.
Intervista realizzata da Lara Parisotto (per una ricerca che ha portato alla realizzazione di una pubblicazione, prevalentemente basata sulle ricerche di archivio, sulla Liberazione di Calcinaia) nell'ottobre del 2005 a Lupi Marsilio, classe 1926, a Calcinaia che nel 2013 risulta deceduto.
Da una lettera autografa di Leo Bagatti:
Il racconto dell'addestramento e della partenza per la guerra d'Africa, con la cattura da parte degli inglesi.
Elio Rossi racconta, inoltre, la permanenza in un campo di prigionia inglese, dal punto di vista privilegiato di un barbiere.
Elio Rossi, reduce dalla guerra d'Africa alla soglia dei suoi novant'anni, racconta il ritorno a Pontedera dove trova lavoro come barbiere, dopo aver appreso della morte della mamma.
Prima chiede che gli vengano versare le regolari "marchette" per poter andare tranquillamente in pensione e poi decide di entrare a lavorare alla Piaggio, proprio nel periodo caldo degli scioperi (compreso il ricordo dello "scioperone").
Successivamente vince un concorso come usciere e, successivamente, centralinista dell'ospedale Lotti.